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Domande & risposte

FAQ
DI difetti della vista e soprattutto la miopia sono in continuo aumento, stanno anche migliorando le possibilità di correzione?

RC’è stato un notevole perfezionamento delle tecniche laser in questi ultimi anni; anche le modalità di analisi preoperatorie dell’occhio sono migliorate molto ed i chirurghi refrattivi hanno maggiore esperienza.Tutti fattori che contribuiscono a migliorare i risultati.


DSono ben collaudati gli interventi con il laser ad eccimeri per correggere la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia?

RSono ormai vent’anni che vengono praticati questi interventi e questo è un tempo veramente lungo che consente di affermare la loro sicurezza; queste operazioni vengono eseguite in tutto il mondo ed in tutte le categorie di persone, anche le più speciali, come i piloti militariE, cosa molto importante, sono già stati operati più di quaranta milioni di persone.


DCome funziona il laser?

REsso “modella” la superficie della cornea asportando in sede appropriata alcune decine di centesimi di millimetro di tessuto, correggendo così molte imperfezioni dell’occhio eliminando o riducendo l’uso di occhiali o lenti a contatto.


DQuali sono le tecniche utilizzabili?

RLa PRK è la procedura più semplice (asportazione di materiale in superficie) e meno invasiva ma è anche quella che ha tempi di guarigione e recupero visivo più lunghiLa Lasik o la moderna I-LASIK sono quelle che si eseguono all’interno della cornea; con due tipi diversi di laser (laser a femtosecondi più laser ad eccimeri); hanno dei tempi di guarigione molto brevi e un recupero visivo molto veloce senza grandi effetti secondari quale dolore e fotofobia .


DQuali difetti dell’occhio si possono correggere con un trattamento laser ad eccimeri?

RLa miopia lieve e media può essere corretta veramente con ottimi risultatiAnche l’astigmatismo e l’ipermetropia si prestano bene ad essere corretti. I difetti forti, invece, si correggono quando è possibile sostituendo il cristallino con una piccola lente artificiale o inserendo nell’occhio una piccola lente, simile ad una lente a contatto ICL o PRL.


DDopo l’intervento si adoperano ancora gli occhiali?

RNella stragrande maggioranza dei casi si riesce ad eliminare completamente l’occhiale, talvolta si rende necessaria una correzione lieve sotto la diottria per la guida notturna ; solo quando si trattano difetti forti, a volte, può rendersi necessario un ritocco eseguito alcune settimane dopo l’intervento per eliminare qualche residuo del difetto iniziale.


DA che età si può operare? L’intervento è sempre possibile?

RÈ bene trattare solo in età adulta, sopra i 20/22 anni; comunque ogni procedura è eseguibile solo quando il difetto è stabile da due anni e l’occhio non presenta patologie oculariE’ comunque sempre necessaria un’accurata e dettagliata visita che dimostra l’idoneità all’operazione; gli esami fondamentali sono la pachimetria (spessore della cornea) la topografia (esame della superficie corneale anteriore) la pupillometria (misurazione del diametro della pupilla) e l’aberrometria ( esame delle imperfezioni oculari) e naturalmente una precisa misurazione del difetto visivo.


DI trattamenti personalizzati: cosa sono?

ROgni occhio è diverso dall’altro e spesso, oltre alla miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia ha anche altre piccole anomalie interne (aberrazioni);il trattamento personalizzato o wavefront elimina le une e le altre; in tal modo si può migliorare la qualità postoperatoria della vista.


DQuanto dura l’effetto di un intervento di chirurgia refrattiva?

RIl risultato ottenuto rimane stabile nel tempo; si può avere un ritorno parziale del difetto con il passare degli anni solo se la miopia era ancora in evoluzione. Occorre quindi operare quando il difetto è stabilizzato.


DI due occhi si possono operare insieme? Questi interventi sono dolorosi?

R E' possibile e consigliabile operare i due occhi contemporaneamente. La maggioranza degli interventi vengono eseguiti in anestesia topica con gocce di collirio proprio.


DDopo quanto tempo posso tornare al lavoro?

RDopo 3-4 giorni, quando la superficie dell'occhio si è completamente rimarginata e sono scomparsi i fastidiPuò riprendere anche tutte le altre attività che faceva prima, incluso lo sport (avendo cura di evitare che il sudore entri negli occhi).

Alcuni tornano al lavoro anche il giorno stesso dell'intervento; questo non è un problema se ci si sente pronti.

Bisogna però tenere presente che l'occhio guarirà un po' più lentamenteIn genere è raccomandato un periodo di riposo di almeno 2 giorniIn questo lasso di tempo, cerchi di evitare di fumare e, per quanto possibile, di leggere e di guardare la TV.

Queste attività indeboliscono ed irritano l'occhio; ciascuno le tollera in modo diverso.


DQuando posso andare in piscina o al mare?

RPer tranquillità, data la possibile presenza di germi e la tossicità del cloro, dopo 1 mese con gli occhialini protettiviAllo stesso modo, è meglio evitare il giardinaggio e tutti gli ambienti "sporchi".


DQuando posso guidare l'automobile?

RDi solito non appena la cornea si è rimarginata si ha già una vista sufficiente per soddisfare i requisiti visivi per la guida, ma ciò dipende anche dall'entità del difetto visivo che si corregge, per cui è meglio sarà lo stesso oculista che indicherà quando è giunto il momentoBisogna tenere presente che bisognerà modificare sulla patente l'obbligo di lenti, rivolgendosi all'ACI o all'Ufficio d'Igiene di pertinenza.


DDevo usare particolari precauzioni dopo l'intervento?

ROltre alla terapia prescritta per il primo mese, è utile continuare ad instillare lacrime artificiali, soprattutto con l'affaticamento visivo ed in ambienti fumosi, perché l'occhio è vulnerabile nei confronti dei fattori irritantiÈ consigliabile inoltre, ogniqualvolta ci si esponga al sole, l'utilizzo di lenti anti-UVTutti gli occhiali da sole di marca, originali, disponibili oggi sul mercato, filtrano i raggi UVA e UVB.


DMa che cosa succederà dopo 10 - 20 anni dall'intervento?

RAssolutamente nullaLa situazione si stabilizza entro 2/4 mesi dal trattamento e anche per chi in futuro dovesse essere sottoposto ad intervento di cataratta o glaucoma, non c'è alcun problema.


DE se rimanesse un difetto visivo dopo l'intervento, cosa si può fare?

RIn questo caso se vi sono le condizioni si può ritoccare con il laser ed è possibile comunque correggere il residuo difetto visivo con occhiali o lenti a contatto di modesta gradazione.


FAQ
DSi riesce con questi trattamenti ad eliminare totalmente la miopia?

RSi, in quasi tutti i casiMolto importante è la visita preliminare dove lo specialista riesce a determinare il tipo di chirurgia necessaria ed i relativi risultati post operatori.


DChe cosa succederà quando un miope trattato con il laser diventerà presbite?

RIn linea generale dovrebbe mettersi un paio di occhiali per leggere, come tutte le persone normali che non hanno eseguito alcun intervento laser, talvolta il trattamento laser ha un effetto multifocale , per cui, oltre a trattare la miopia e permettere una buona visione per lontano, il paziente riuscirà a vedere abbastanza bene da vicino anche a 45-50 anni senza alcun occhiale.


DAd un miope che abbia più di 45 anni si consiglia questo trattamento?

RRiferendoci a quanto detto sopra, per i pazienti che non vogliono mettere neppure l'occhiale per vicino dopo i 50 anni si può eseguire un trattamento differenziato, eliminando totalmente la miopia (con o senza astigmatismo) da un occhio e lasciando all'incirca una o due diottrie di miopia sull'altro occhio, questo permette quindi un' ottima visione per lontano ed una soddisfacente visione con l'altro occhio per vicino , consentendo così di uscire di casa senza alcun occhiale e potendo conseguire la patente di guida senza l'obbligo di lenti.

L'altra interessante possibilità, quando le caratteristiche oculari lo consentono, è la sostituzione del cristallino con una lente intraoculare che permetta di vedere bene da lontano e da vicino senza occhiali.


DAd un miope oltre i 60 anni con opacità del cristallino cosa si consiglia?

RSe il paziente è affetto da miopia o ipermetropia e presenta già opacità del cristallino ( inizio cataratta ) è consigliabile non eseguire il trattamento laser, ma un altro tipo di intervento a scopo refrattivo, che consiste nella sostituzione del cristallino stesso con una lente trasparente (all'interno dell'occhio è presente dietro l'iride il cristallino, lente che ha la funzione di focalizzare i raggi visivi sulla retina)Si calcolano le diottrie della nuova lente che sono necessarie per ottenere una buona visione da lontano.

Questo intervento consiste in un'anestesia preventiva con poche gocce di collirio anesteticoSi pratica sotto microscopio operatorio un'incisione corneale di 2.7 mmper permettere il passaggio di una sonda ad ultrasuoni che permette la frammentazione e l'aspirazione del cristallino stesso, in seguito si inserisce al suo posto con una micro siringa la piccola lente che sostituisce il cristallino opaco.

 L'intervento è totalmente indolore e dura all'incirca 10-12 minutiNon c'è bisogno di ricovero, il paziente 20 minuti dopo l'intervento può andarsene a casa. Metterà poi un paio di occhiali per leggereE altresì possibile per miopie molto elevate anche in persone giovani con il cristallino trasparente sostituire il cristallino o inserire un'altra lente intraoculare a seconda della conformazione dell'occhio.


DQual è la precisione della PRK?

R Questa tecnica ha una elevata precisione di effettuazione; malgrado ciò non sempre c’è un eguale esattezza di correzione della miopia; sono possibili delle imprecisioni legate alle diverse risposte dei tessuti ed alle differenti capacità di guarigione dei vari pazientiNella stragrande maggioranza dei casi comunque i risultati sono ottimi.


DE’ preferibile sovracorreggere o sottocorreggere il difetto?

R Accade che talvolta una piccola frazione del difetto (10-15%) non venga corretta dall'intervento: questa è una situazione senza dubbio da preferire ad una correzione eccessiva, che porrebbe il paziente in una condizione visiva diversa da quella a cui era abituatoQualora le condizioni dell’occhio, vuoi per la presenza di un forte difetto (miopia elevata o ipermetropia forte) o per la eccessiva sottigliezza della cornea non sia possibile utilizzare una tecnica laser si può ricorrere ad una procedura intraoculare.


DE’ dolorosa la LASIK?

R L’intervento è indolore e così pure il decorso postoperatorio. L’intervento avviene ambulatorialmente, con anestesia a base di sole gocce anestetiche; non sono necessarie punture o punti di suturaEffettuati i preparativi di rito per impostare l’apparecchio laser e predisporre l’attrezzatura necessaria, il trattamento si svolge in una manciata di minutiSegue la medicazione post-intervento ed il paziente può tornare a casa, con solo indossato un occhiale da sole cioè senza bendaggio dell’occhio operatoL’intervento, quindi, per il paziente è semplice ma è frutto di vent’anni di lavoro di bioingegneri, fisici, medici e chirurghi ed è un’operazione veramente di alta tecnologia e richiede, da parte del chirurgo, notevole preparazione specifica.


DIn che cosa differisce un trattamento per miopia da quello per ipermetropia o astigmatismo?

R Sostanzialmente la procedura è molto simile: cambia solo per il modo con cui si asporta tessuto con il laser (ciò vale sia per la PRK che per la Lasik)Per trattare questi tre difetti, che sono molto diversi uno dall’altro, si programma il computer del laser e l’asportazione (= ablazione) di tessuto sulla cornea avviene in maniera diversa a seconda che si tratti miopia, ipermetropia o astigmatismoNella miopia la porzione di tessuto rimossa è più estesa e più profonda al centro della cornea e più sottile alla periferiaNella ipermetropia invece l’asportazione di tessuto avviene di più in periferiaNell’astigmatismo essa viene fatta di più lungo un meridianoIn pratica è come se il laser ad eccimeri scolpisse sulla cornea una lente a contatto che corregge il difetto; ciò avviene con precisione grazie al fatto che il laser, che già è uno strumento molto preciso, è controllato e guidato da un computer che indica esattamente quanto tessuto asportare e dove asportarlo.


DI laser prodotti ora sono migliori di quelli utilizzati qualche anno fa?

R I primi laser ad eccimeri ad uso clinico sono stati prodotti nel 1987In questi vent’anni i laser ad eccimeri sono stati notevolmente perfezionati; ora con le macchine di quarta generazione si possono ottenere risultati molto più precisi, più duraturi, più stabili nel tempo, ma soprattutto di qualità migliore. I laser attuali sono quindi macchine che danno il massimo affidamento e sono in grado di fare trattamenti “personalizzati”, cosa di notevole importanza.


DQuanto costa un laser ad eccimeri?

R Un laser ad eccimeri di quarta generazione costa circa cinquecentomila euro; un laser a femtosecondi quattrocentomila euro, le attrezzature accessorie circa 200 mila ed il costo annuo generale di manutenzione è di circa 80 mila euro e quindi economicamente parlando la chirurgia refrattiva con laser non e’ alla portata di tutti i chirurghi e di tutti i pazienti.


DDa che cosa dipende un buon trattamento laser?

R I risultati sono tanto migliori quanto più lisce, omogenee e degradanti sono le superfici prodotte dal laser; ma con gli apparecchi di terza e quarta generazione si hanno fasci laser decisamente più omogenei perciò si eseguono procedure di qualità migliore e quindi si ottengono risultati refrattivi più precisi. Inoltre con i nuovi software hanno, a parità di miopia trattata, ablazioni meno profonde e zone trattate più ampieTutto ciò consente maggior comfort visivo, una qualità di visione migliore, ma anche una stabilità maggiore del risultato refrattivo ottenuto.


DCos’è la supervisione?

R Un occhio sano che ha una vista “normale” si dice che vede 10/10; in realtà questa è una convenzione scientifica ad uso soprattutto dei medici oculisti per avere un preciso riferimento onde poter misurare la vista di un occhio che ha problemi di vista e/o di saluteL’occhio umano è un buon sistema ottico, ma è tutt’ altro che perfetto, anzi racchiude in sé molte imperfezioni che scientificamente vengono definite “aberrazioni ottiche”Per effetto di queste aberrazioni un oggetto non viene visto com’è realmente, ma in modo leggermente modificato: ad esempio, un puntino luminoso può apparire come una macchiolina a forma di goccia o di stellina. Queste imperfezioni vengono solo raramente percepite dalla persona, ma fanno comunque registrare alla retina un’immagine qualitativamente non ottimale e ciò ha influenza sull’acuità visiva.


DCosa vuol dire, in concreto?

R E’ semplice: vuol dire ad esempio, che se anche un occhio ha una vista ottimale cioè ha 10/10 correggendo le aberrazioni presenti nell’occhio (ammesso che ci siano e che abbiano un effetto negativo sulla vista!) e di cui spesso, come detto, non si ha percezione, la vista può teoricamente superare ampiamente i 10/10 e arrivare addirittura a 13-14 decimi cioè aumentare del 30-40%!! In tal modo la vista potrebbe arrivare ad avvicinarsi a quella di certi rapaci che hanno un sistema ottico con ridotte aberrazioni ed una sensibilità retinica maggiore di quella dell’uomo per cui hanno “la vista d’aquila” cioè una vista superiore.


DCom’è possibile ridurre le aberrazioni dell’occhio umano?

R Lo è grazie a una nuova serie di strumenti di diagnosi e poi grazie ad un intervento con un laser dotato delle più recenti tecnologiePer “accedere” alla supervisione occorre quindi una nuovissima generazione di strumenti:

• Un topografo corneale che permette, con un particolare sistema di misurazione, di ottenere “altimetrie” della cornea, proprio come fosse una cartina geografica, il suo spessore e tutta una serie di informazioni che prima era impossibile avere.

• L’aberrometro, che permette di valutare quantitativamente e qualitativamente il difetto visivo, mediante un sistema a raggi infrarossi, che riflettono sulla retina e fuoriesconoL’aberrometro analizza le informazioni che provengono dall’occhio e tramite complesse formulazioni matematiche dà una mappa delle aberrazioni dell’occhio in esame, dando anche il difetto refrattivo: si otterrà quindi la misurazione del difetto visivo in qualità e in quantitàQuesti due sistemi vengono uniti mediante un software

• Il risultato di questi accertamenti viene poi inserito nel laser ad eccimeri di quarta generazione, per eseguire il trattamento lasik “ad hoc”, utilizzabile solo sull’occhio esaminato. Questo trattamento permette di correggere le aberrazioni dell’occhio, spesso causa di una cattiva qualità della visione e quindi incrementare l’acuità visiva ( solo se le aberrazioni sono presenti e se disturbano l’ottenimento di una vista di alta capacità).