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La registrazione dell'iride in chirurgia laser

(da Cataract & Refractive Surgery Today)

La prima PRK in un occhio umano è stata fatta 20 anni fa; le tecniche laser hanno ormai decisamente superato la prova del tempo ma continuano a migliorare!
Molti sono i cambiamenti fatti, sia negli esami preoperatori che consentono ora di meglio “conoscere” l’occhio prima dell’intervento, sia nella selezione dei pazienti idonei e nella tecnica operatoria ma anche i laser sono cambiati molto in meglio.
Ora sono in grado di fare dei trattamenti personalizzati; per fare ciò occorre che il trattamento venga eseguito con la massima precisione; ecco quindi che il laser è stato reso in grado di seguire i movimenti dell’occhio quando questo si sposta.


Ma per un trattamento di altissima precisione non è ancora sufficiente. Perché? Perché l’occhio si muove anche impercettibilmente sia con la respirazione sia perché spontaneamente esegue dei piccolissimi movimenti di rotazione (ciclotorsione) sia perché certi difetti (astigmatismo) vanno trattati secondo una direzione molto precisa.
Per sopperire a tali problemi e per fare il trattamento ancora più “centrato” sulla zona corneale corrispondente alla pupilla c’è ora la “registrazione iridea”.
Cos’è?


Chi non ha visto in un film di James Bond l’eroe che si sottopone al riconoscimento dell’iride per entrare nell’ufficio dove sono nascosti i documenti “top secret”?
Bene, il principio è quello: una telecamera osserva l’iride nei suoi più fini dettagli; questi vengono coniugati con il computer del laser che quindi è in grado di eseguire il trattamento di base alla “registrazione dell’iride”.


Le aberrazioni totali dell’occhio non sono statiche, cioè sempre presenti e sempre eguali…cambiano da persona a persona, con il variare del diametro pupillare, a seconda dell’attività visiva (cioè con l’accomodazione), con l’età etc.. ma le aberrazioni corneali cioè presenti solo sulla parte anteriore dell’occhio invece sono statiche ed esse rappresentano l’80% delle aberrazioni totali e possono essere trattate.


Chi beneficerà soprattutto di più di questo trattamento? Senz’altro gli astigmatici e chi è affetto da molte aberrazioni o dai due problemi contemporaneamente ma anche l’ipermetrope e comunque ogni paziente affetto da un difetto di una certa entità.
Questa innovazione si aggiunge a tutti gli altri perfezionamenti per ottenere un trattamento ancora migliore e per perfezionare ancora il risultato visivo finale.